“Amiamo la Lazio, combattiamo il razzismo”: il flashmob al Colosseo
Questa mattina un gruppo di tifosi della Lazio hanno dato vita ad un flash mob, a sostegno del club biancoceleste e contro il razzismo
“We Love S.S. Lazio 1900 – We Fight Racism” è lo slogan con cui stamattina alcuni tifosi della Lazio hanno lanciato un flash mob contro il razzismo (foto: giornalettismo.com)
Questa mattina un gruppo di tifosi biancocelesti hanno dato vita ad un flash mob al Colosseo, a sostegno della Lazio e in netto contrasto al razzismo. Una manifestazione pacifica, lanciata dallo slogan “We Love S.S. Lazio 1900, We fight racism“, e motivata dall’intento di far conoscere, a poche ore dalla gara di ritorno tra Lazio e Sparta Praga, quella parte della tifoseria che si oppone ad ogni tipo di discriminazione e razzismo.
IL VOLANTINO CONTRO IL RAZZISMO – «Siamo tifose e tifosi della Lazio, tifosi comuni, normali – si legge in un volantino distribuito ai passanti – non facciamo parte di nessun gruppo organizzato. Siamo qui spinti soltanto dall’amore per questi colori e per la storia di questa maglia, negli ultimi tempi troppo spesso macchiata da comportamenti razzisti di una minoranza, che sta danneggiando la Lazio stessa e tutti i suoi tifosi. Nel nome di questi principi, oggi, torniamo nel cuore della capitale, per ribadire il nostro amore per la Lazio, convinti che non ci sia nessuno spazio per la discriminazione e il razzismo».
LAZIO SOTTO CONTROLLO – In attesa della partita di stasera, sempre in tema di razzismo la Lazio dovrà stare particolarmente attenta ai cori che potrebbero nuovamente essere lanciati da una parte della propria tifoseria. L’Uefa, oltre ad aver aperto un’inchiesta relativa agli insulti a sfondo razziale dei quali era stato bersaglio il difensore dello Sparta Praga, Costa Nhamoinesu, presterà particolare attenzione a quanto avverrà stasera sugli spalti. Di fronte a quello che sarebbe l’ennesimo passo falso, la federazione europea, considerata la recidività, potrebbe decidere difatti di passare a misure ben più gravi, tra le quali è prevista la sospensione per un anno del club biancoceleste dalle competizioni europee.
Carlo Perigli
