Firenze: polemiche tra “arte” delle marchette e maschilismo alla Strauss-Khan

FIRENZE – Hanno sollevato non poche polemiche i giganti di Paola Epifani, in arte Rabarama, ovvero le statue dell’artista romana che sono state posizionate da piazza Pitti al giardino di Boboli, dove rimarranno fino al 30 settembre.

Secondo l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Giuliano da Empoli, dietro al nome esotico di Rabarama «si nasconde una pratica molto italiana: la marchetta».

 

 

Co-stell-azione (2003), una delle opere esposte in piazza Pitti

«Rabarama – ha dichiarato l’assessore – è arrivata a Firenze non preceduta, come sarebbe normale, da critiche e recensioni artistiche, ma da una lunga serie di raccomandazioni e di telefonate degli amici degli amici. Alla tiepida accoglienza da parte del Comune, evidentemente ha riversato altrove le sue attenzioni».

Non si è fatta certo attendere la risposta dell’artista: «Nel suo piccolo, l’assessore del comune di Firenze signor Da Empoli appartiene alla cultura di un’altra figura maschilista balzata in questi giorni al disonore delle cronache».

 

«Mi riferisco proprio a Dominique Strauss-Khan, che aggredisce le donne fisicamente, mentre il signor da Empoli lo fa a parole. Non credo che avrebbe usato il termine “marchetta” se si fosse riferito a un uomo. Insultare me, che sono una donna, deve essergli sembrato molto normale. Complimenti», ha proseguito Paola Epifani.

E dire che le 40 sculture “raccomandate” non sono poi così male. Installate a Firenze per la mostra dell’artista Anticonforme che prenderà il via il prossimo 10 giugno, in marmo di carrara e bronzo sono come labirintici puzzle tatuati sul corpo.

 

Eppure da Empoli ha così concluso: «È doloroso che, proprio a margine di eventi come quello di oggi, la nuova mostra alla Strozzina, concomitante con l’ ultimo giorno di una bella installazione nel cortile di Palazzo Strozzi, facciano la loro apparizione in città energumeni estemporanei che fanno fare un salto indietro al percorso di innalzamento qualitativo dell’arte pubblica in città». Che l’assessore alla cultura sia così imbarazzato a digerire gli “energumeni” della Epifani? O non sarà mica che quando la volpe non arriva all’uva… Certo è che tanto barbari e tanto estemporanei questi giganti non sono.

 

 

L’artista Rabarama

L’avvenente – bisogna ammetterlo – figlia d’arte (il padre è pittore e scultore e la madre è un’artista della ceramica) aveva mostrato sin da piccola un talento innato per la scultura, partecipando addirittura a dieci anni alla Mostra Internazionale per il 30º Anniversario della Nato. Nel 1990 il Governo messicano l’ha scelta come rappresentante italiana al concorso internazionale di Toluca per cui realizzò una scultura di 2 metri, acquistata poi dal Museo di Arte Moderna per la sua collezione permanente.

 

Qualche anno dopo ha poi iniziato la sua collaborazione con la galleria padovana Dante Vecchiato, che l’ha portata a sviluppare quelle che sono divenute le tematiche principali delle sue opere e con la quale tuttora organizza periodicamente esposizioni di opere inedite con performance multimediali, set di bodypainting e musica d’avanguardia.

Dal 2000 i suoi lavori sono esposti presso i più prestigiosi musei italiani e stranieri, in particolare negli USA e a Parigi. E di recente una sua scultura monumentale è stata acquistata dal Municipio della città di Shanghai, e collocata nella piazza su cui affaccia il palazzo del governo cittadino, è la prima opera italiana acquistata dal Governo Cinese.

 

Si attendono ora le reazioni all’aspra polemica dell’assessore da parte del curatore Luca Beatrice e della Vecchiato Art Galleries. La mostra è la “prima volta” di Rabarama nel capoluogo toscano: contemporaneamente, l’artista debutta anche alla Biennale di Venezia, invitata da Vittorio Sgarbi nel Padiglione Italia.

Natalia Radicchio

Foto| via www.expoartgallery.it

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5 Risponde a Firenze: polemiche tra “arte” delle marchette e maschilismo alla Strauss-Khan

  1. avatar
    Michael 22/05/2011 a 17:53

    ” La mezza”-uomo Da Empoli, perchè non lascia sto suo incarico visto che non é all’altezza, non sa nemmeno cosa sia la contemporaneità .
    Basti guadare cosa fa installare a P.za S. M.N. e si permette di giudicare ?
    Parla di Marchetta, ma al suo incarico come ci è arrivato ?
    Ehi, il mondo è piccolo, tutti sanno di tutti, ” il clientelismo” e le MARCHETTE, le conosce bene .
    Chissà quanti viaggi ROMA – FIRENZE !!!
    A buon intenditore poche parole .

    Rispondi
  2. avatar
    Natalia 22/05/2011 a 18:45

    Hahaha… già, le case rotolanti!! Che dire Michael, meglio l’isola dei rifiuti! ;-)

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  3. avatar
    Fabri 22/05/2011 a 20:25

    Consigli utili quel vassallo di Da Empoli:
    Immanuel Kant, 1790 Critica della facoltà di giudizio.

    N.B. Molte persone sbeffando e schernendo altrui, si pascono di uno ingiusto diletto, che il più delle volte viene loro in danno. ( Vasari G.)

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    antonio baldassarra 22/05/2011 a 21:50

    UNA VERGOGNA TUTTA ITALIANA !!!
    Come e’ possibile offendere l’operato di un’ artista di grande sensibilita’, inventiva , creativita’ qual’e’ quello di RABARAMA??????Oggi la deficienza e’ diffusa per la conoscenza e ll’apprendimento in o…g…ni ordine delle nostre attivita’( non solo di natura culturale) ,ed e’ emergente da esempi politici di bassa natura ,poco costruttivi e dignitosi , che porta ad alterare un’ottica sulla obbiettiva lettura ” dell’Opera d’arte “.Tanti hanno un approccio superficiale con “La Materia”pensando di decretare a proprio personale parere un “GIUDIZIO UNIVERSALE” su di un’opera , o un artista ,senza poi conoscerne fino in fondo le basi che la determinano e presentano ” al mondo” Si creano dei Vuoti incolmabili come la storia tante volte ci ha insegnato e spiegato (vedi gli Impressionisti) Quanti pseudo sapientoni dell’arte si erano pronunciati e scagliati contro “la nuova Arte ” ?Critici , politici , direttori di accademia ecc , avevano presentato denunce pubbliche e nel parlamento Francese per Offendere le opere di quegli artisti che la maturavano con occhi nuovi (Renoir, Manet, Monet ecc) ed impedirne la visione in esposizione pubblica ,bloccandone cosi facendo ,la diffusione .Questa e’ la storia !Questa e’ l’ ignoranza dell’Uomo che a distanza di tempo non muta e difronte a questi processi di rinnovamento delle arti assume sempre un atteggiamento di chiusura e di gretto pragmatismo, che non fanno altro che offendere “L’Artista ” ! Costui e’ l’uomo che ricerca ,studia,rinnova i propri linguaggi e avanza suo malgrado e con esso tutto il “Magma Umano”Questo atteggiamento e’ lo stesso che emerge oggi in affronto alle opere di RABARAMA .Le identita’ istituzionali ,il piu delle volte sono mal riposte,incompetenti,ignoranti , arrecando grandi ritardi nel processo di avanzamento che la vita stessa presenta ……………..RABARAMA C’E’ e perfortuna nostra che C’E’ !!!!Grazie RABARAMA di esserci !!!!!!

    antonio baldassarrra

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  5. avatar
    Avkenov Marat 23/05/2011 a 00:41

    proprio il fenomeno – della perfezione costante di forma? perché l’avanguardia – è stata respinta. che ha istituito l’ultima volta, ma le loro opzioni per fornire … Mi piace personalmente modernismo – che qualunque cosa creata dall’uomo prima – questo è per dire un sacco di simpatia per spirito delle donne …Contributo acquisito correttamente cultura – come un modo di pensare alla persona – un ragionevole preferenza nella natura dei sentimenti. Rabarama – Paola Epifani 2011 .

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