
29a giornata, tra le due litiganti la Roma gode
COLPI DI CODA… E DI COACH – Rialza la testa la Fiorentina (secco 3-0 al Genoa), ma è in coda che si vedono i risultati più interessanti. Il Livorno, dopo aver bloccato la Roma sul pari 7 giorni orsono, si fa maciullare a Bergamo dall’Atalanta per 3-0. Ultimo posto e un’altra settimana di fuoco tra Spinelli e Cosmi. Il Siena continua a credere nel miracolo: Larrondo segna, Curci conserva e l’ultimo posto è abbandonato per la prima volta dall’inizio del campionato. La Lazio approfitta dello Psycho-Cagliari in piena crisi esistenziale e riporta tre punti insperati dal Sant’Elia (0-2, Rocchi e Floccari), dopo aver respinto in settimana l’aiuto del mental coach inviato in ritiro da Lotito. Il motivatore in questione era Daniele Popolizio, che ricordiamo al fianco di “Cadolina” (nessun refuso…) Kostner. Evidentemente se ne saranno ricordati anche i laziali. Bari – Parma e Chievo – Catania finiscono entrambe per 1-1 ma si mugugna molto sul pareggio del Bentegodi: in settimana i bookmaker avevano fatto crollare le quote o chiuso le giocate sul pareggio tra clivensi ed etnei. Sesto senso o soffiata?
PROMOSSI E BOCCIATI – Doppia promozione per i guardalinee Cini di Firenze e Santuari di Trento, nella partita Bari – Parma: uno scontro di metà classifica, tenuto perfettamente sotto controllo, senza sbavature né decisioni controverse. Perché mai dovrebbe essere un evento da consegnare ai posteri, direte voi? Facile: il duo Cini-Santuari è una coppia in rosa, la prima tutta al femminile a dirigere una partita di serie A. La Cini sbagliò un fuorigioco a San Siro contro il Milan qualche anno fa e sapete cosa successe? Cafu sfoggiò un sorriso e le fece il baciamano. Che le bandierine rosa possano essere la soluzione alle polemiche? Disco verde anche per Edison Cavani: forse un po’ sarà pure merito del nome, ma il centravanti rosanero sta letteralmente illuminando la manovra offensiva del Palermo assieme a Miccoli. Fantastica rovesciata domenica scorsa, gol di potenza sabato contro l’Inter. A Palermo sentivano la mancanza di Amauri, ora lo guardano smarrirsi in quel di Torino e si chiedono se la nebbia non abbia qualche effetto controproducente anche a livello prestazionale. Giudizio sospeso per Chievo – Catania: speriamo tanto che i bookmaker abbiano preso un abbaglio sospendendo le quotazioni del pareggio. A pensar male, però, troppo spesso s’indovina. Pollice verso per Mario Balotelli: passino gli screzi con Mourinho, passi il caratteraccio e passi la sua non-esultanza post-gol che sembra più che altro l’espressione di uno che ha appena segnato un’autorete di tacco nella finale dei Mondiali. Ma Raiola no, questo è troppo. Essersi messo nelle mani del più noto Mister 20% fagocita-cartellini significa solo una cosa: a fine stagione, bye bye Inter.
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