14 novembre 2016, Superluna da record: ecco i dettagli sul fenomeno

Occhi rivolti al cielo per osservare uno spettacolo unico: quello della Superluna da record, la più grande e luminosa degli ultimi 68 anni

(ph: MeteoWeb)

(ph: MeteoWeb)

Anche se il termine è lungi dall’essere anche solo minimamente scientifico, con l’espressione “Superluna” si intende la coincidenza del plenilunio con il momento di massimo avvicinamento alla Terra (perigeo). Il prossimo lunedì 14 novembre, tempo permettendo, ciò sarà possibile. E sarà una Superluna da record, la più grande e luminosa degli ultimi 68 anni, dal momento che non se ne vedeva una così dal 26 gennaio 1948, quando si avvicinò a 356.461 km dalla Terra.

NÉ RARA, NÉ FUNESTA – Diversamente da quanto si pensi, non è affatto un evento raro. Le Superlune si verificano frequentemente nel corso di un anno, ma quella del 14 novembre, in virtù della coincidenza con la fase di luna piena, risulterà più grande e luminosa. Semplicemente unica. Per giunta, quel che attende il prossimo cielo notturno non è neppure un evento funesto e mal augurante, come tante leggende metropolitane inducono a credere.  Nel corso del tempo alcune combinazioni di fenomeni celesti hanno solleticato e alimentato la teoria  secondo cui la Superluna fosse capace di scatenare terremoti, violente onde di marea, eruzioni vulcaniche. Analisi e verifiche scientifiche hanno smontato tali fandonie.

QUANDO E COME OSSERVARLA – Alle 12:24 ore italiane, infatti, la Luna si troverà alla minima distanza dalla Terra, 356.511 km. Poco meno di due ore e mezza più tardi, alle 14:52 ore italiane, il nostro satellite raggiungerà il culmine della fase di Luna piena. Una Luna piena al perigeo può risultare il 14% più grande e il 30% più brillante di una Luna piena in apogeo, ma non è sempre facile notare la differenza. La luminosità può essere schermata dalle nuvole o annullata dalle luci delle città; e senza riferimenti reali in cielo utili al,l’orientamento e al calcolo delle dimensioni reali, anche il vantaggio in termini di diametro angolare (cioè la misura del suo diametro rispetto alla distanza dall’osservatore) rischia di perdersi. Una Luna molto vicina all’orizzonte e a punti di riferimento terrestri (come alberi o case), per esempio, risulta apparentemente molto grande anche se in apogeo. Motivo per cui, per apprezzare al meglio lo spettacolo è consigliabile osservare la luna appena al di sopra dello skyline cittadino tra palazzi ed edifici, oppure sospesa tra colline e montagne, in modo da farcela apparire davvero gigante.

Antonietta Mente

@AntoMente

 

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