“Il mio sangue”: intervista alla cantautrice Chiara Canzian

Milano- Classe 1989, trevigiana d’origine, ma trapiantata a Milano, Chiara Canzian è una giovane cantautrice, che da sempre vive nella musica. Studia canto con le migliori insegnanti d’Italia, ma anche pianoforte, chitarra e armonia; poi, nel 2009, partecipa al Festival di Sanremo con il brano “Prova a dire il mio nome” e subito dopo, inizia una grande attività live. Nel 2010, la troviamo a fianco delle più importanti cantanti nostrane per l’evento “Amiche per l’Abruzzo”, a San Siro, fino ad arrivare al 2011, anno in cui esce il suo ultimo disco “Il mio sangue”; album, questo, che la porta a vincere il Premio Lunezia 2011 e il premio InediTO.

Del disco “Il mio sangue”, Chiara afferma che: “E’ un disco pieno di energia, un disco che ad ogni ascolto mi fa vibrare e mi emoziona, perché è una parte di me che svelo, con paura e timore, ma anche con grande orgoglio”.
Per approfondire questi aspetti, abbiamo fatto quattro chiacchiere con questa giovane artista.

Nuovo album, nuovi pezzi: ascoltandoli, emerge il tuo grande coinvolgimento. Ci metti dentro tutta te stessa, senza filtri: parliamone.
E’ un disco di svolta, per me: ho seguito i testi, le musiche, gli arrangiamenti, ogni dettaglio insomma. Avevo necessità di fare un album così: mettere tutta me stessa e raccontare quello che ho vissuto negli ultimi due anni. Non mi interessava fare un qualcosa di commerciale: volevo esprimere in musica quello che sono e avere credibilità, facendolo. I riscontri sono ottimi e ne sono felice.

Ho letto che hai registrato l’album tra Treviso, Milano e New York: cosa ti lega ad ognuna di queste città?
Treviso e Milano sono le città in cui abito. A New York, invece, ho girato il mio primo video e mi sono esibita anche in due concerti: è stata un’esperienza molto gratificante. Ho trovato un’emozione e un rispetto molto diverso dal panorama italiano.

In questo disco, parli di amore e storie finite male. Qual è il tuo parere su questo sentimento: amore e sofferenza, necessari l’uno all’altro?
A mio parere, non sono necessari in senso stretto; al giorno d’oggi, però, è molto più raro imbattersi nel connubio amor-felicità che trovarsi di fronte al binomio amor-sofferenza.  Questo non è necessariamente dovuto alle persone, a volte ci sono cause esterne: ritmi della società, mali che questa causa (come la depressione), senza dimenticare il diffuso dare per scontato.

In tema di amor-felicità, quali sono le tue speranze per l’anno nuovo?
Propositi a lungo termine: poter fare musica, la mia musica, per sempre, estendendola a più persone possibili. Un gruppo di persone che mi permetta di suonare nei teatri con un tour, per esempio.

Prossimi progetti?
Il 24 dicembre, mi sono esibita al concerto di Natale, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma e ora continuo il mio tour. Intanto, mi sono rimessa a comporre, dopodichè si andrà in sala prove con la band e, magari, per fine 2012, ci sarà qualcosa di nuovo.

Buon anno a tutti.

Nadia Galliano

Foto || via paroleedintorni

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