‘(Un)Forbidden City’, uno scorcio sulle nuove tendenze artistiche contemporanee cinesi

Roma –  ‘(Un)forbidden City, uno scorcio sulle nuove tendenze che animano la scena artistica contemporanea cinese’. Questo il titolo della mostra presentata da Gao Zhen e Gao Qiang, in arte i Gao Brothers, a cura di Simona Rossi e Dominique Lora, fino al 4 marzo 2012 al Macro Testaccio di Roma. Il gruppo di artisti contemporanei presenti nell’esposizione è caratterizzato da una matrice generazionale legata ai movimenti studenteschi post rivoluzionari e alla cultura underground che ne è scaturita. Vengono presentati codici estetici e soluzioni formali che galvanizzano nuovi media e una cultura popolare nel tentativo di costruire una nuova identità. La loro esperienza artistica provocatoria riguarda anche la fotografia, l’installazione, le performance e i video art.

Rilevante nell’esposizione la presenza di artisti come gli stessi Gao Brothers, conosciuti a livello internazionale per i loro esperimenti artistici e multimediali sull’idea della crisi spirituale che colpisce l’individuo e più generalmente la condizione umana. Nelle loro opere trapelano le ansie e le paure che caratterizzano la cultura internazionale persa ormai nella volgarità culturale della globalizzazione.

Gli altri artisti presenti nella rassegna sono Lu Feifei, Chang Lei, Wu XiaoJun, Li Xinmo, Shen Ruijun, Gao Shen, Sung Ping, Sun Lei. Tutti quanti esprimono una ricerca che è allo stesso tempo individuale e collettiva, in cui si intrecciano le tensioni e le dinamiche dello sviluppo culturale e sociale della Cina contemporanea in relazione ad un’ineluttabile modernità internazionale ed astratta. Nelle loro opere c’è anche una ricerca e un dialogo tra etica ed estetica applicate al rapporto uomo/natura per promuovere un mondo ecologicamente ed economicamente sostenibile. Infatti, gli stessi artisti iniziano a sostenere nuovi stili di vita più accorti e consapevoli, certamente necessari alle prossime generazioni, esaminando tematiche come l’impatto e lo sviluppo ambientale, l’etica della responsabilità e del consumo.

L’esposizione è promossa dal Ministero degli Affari Esteri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali, Camera di Commercio di Roma. Inoltre, fa parte del programma della Biennale Internazionale di Cultura Vie della Seta che, grazie alla sinergia tra il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Roma Capitale, ha in programma tra ottobre 2011 e febbraio 2012, undici mostre ( che spaziano dalla storia all’archeologia, dall’arte contemporanea all’attualità) e un ricco calendario di conferenze ed eventi.

Chiara Campanella

Foto via partyearth.com;thirdeyemom.com

 

 

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